Solito messaggio mattutino del buongiorno. << ciao che fai ? sei a pranzo da nonna ? >>

Nessuna risposta. Sarà in ritardo al lavoro, mio figlio gia alla nascita si prese comodamente 15 giorni per venire al mondo, dopo la data presunta del parto. Timbro, mi tuffo nel vortice .  A metà mattinata quel cuore che batte sul display del telefono. Sorrido. Mi risponde solo ora, il principino…Mezz’ora dopo..il telefono che squilla, il suo nome sul display che tradotto in ebraico è ” dono di Dio  “…

ti volevo salutare…

perchè, dove vai ?

Non ce la faccio piu’, aspetto il treno…

binari

ed io che corro…con la divisa bianca e lo imploro di parlarmi.

E lui che riattacca

ed io che richiamo e corro …e raggiungo la macchina

E lui che riattacca

ed io che non so’ neanche dove andare..ma chiamo la polizia …ed il flash della foto pubblicata sui social

Lui e suo nonno lungo i binari, a tirare sassolini. Con le dite paffute come salamelle, ed i capelli dritti in testa ad infilare sogni . Lui riattacca. Io e la mia golf a 120 su strada urbana. Con il camice a sventolare dal finestrino, a mo’ di vessillo.

Ed io che richiamo, e lui che borbotta , farfuglia, non sense, ed io che corro..perchè ormai ho capito. Ho capito che devo arrivare prima del treno…

E lui che riattacca…e stavolta  non mi risponde  piu’. Quando arrivo ha già scavalcato il muro… E ambulanze e volanti, placcato a terra e svenuto. Ed io rivedo la nostra vita in salita, come in un film dell’orrore. Matte non farmi questo..non farmi questo..

Ed ogni notte ripasso. Il cuore che pulsa, ti voglio salutare, il binario, la mia vita oltre il muro, e dieci gocce di delorazepam. Non farmi questo. Non puoi farmi questo….

Ogni maledettissima notte.

Sab