Singletudine

Amo il lato positivo della malinconia.

E’ una sensazione cosi struggente. Come quando torni a casa e vai al rallentatore, tanto sai che nessuno si preoccupa se tardi. Come quando piove, e non t’aspettavi quella pioggerella sottile ed ispida a perforarti le gote. Ti stringi nel cappotto, chè come ti stringi tu non ti stringe nessuno.

 I giorni liberi, a ciondolare coi cani, come i cani.. a cercare di ricordare un odore, ” quell’odore “. Che alla fine assomigli un po’ a loro…e quasi scodinzoli felice. Ma felice di cosa poi non si sa. C’è un vuoto enorme da colmare. Non lo ha lasciato lui. Sono decenni di scarabocchi su una lavagna bianca, lasciati col pennarello indelebile. Lui ha lasciato vuoto uno spazio importante, ma il tuo disastro interiore non è solo colpa di quelle bugie. Ne’ di quel povero amore che amore non era. Ne’ delle parole al vento, nè dei sogni sgualciti e buttati nel cesso.

La singletudine è uno stato di beato fancazzismo. Che vivi come capita , mangi merda e dormi quando gli altri sono svegli.

La singletudine è una conquista, ma è anche un disastro. Il lato buono e il lato stronzo di qualsiasi medaglia. Se ti ci abitui, finisce che ti da fastidio solo il pensiero di un altro spazzolino da denti accanto al tuo. Chissà come ci sono arrivata..dovrei sgomitolare la matassa ..Ci vorra’ tanta pazienza, abnegazione e spirito di sacrificio, per traghettarmi dall’altro lato della vita.

Come Caronte..per Dante, solo per Dante